“Marebito. È come vengono chiamati gli esseri del mondo spirituale che si trovano a vagare in quello materiale. Pur essendo creature incorporee, hanno la capacità di assumere una forma tangibile possedendo oggetti che mostrano i segni del tempo. In tale stato, sono generalmente noti come… “Tsukumogami””.
Quando uno spirito accede al mondo degli umani, può possedere un vecchio oggetto e assumere una forma umana, prendendo il nome di tsukumogami. Questi spiriti possono essere gentili oppure violenti, nel qual caso il clan Saenome aiuta a rispedirli indietro per evitare disastri. Hyouma è un membro del clan, ma è travolto da un odio esasperato per gli spiriti, il che lo espone al pericolo di causare, nell’atto del dovere, catastrofi soprannaturali. Suo nonno decide quindi di mandarlo a vivere con Botan, una donna stravagante che vive con gli tsukumgami… come se fossero la sua famiglia! Riuscirà questa esperienza a insegnare a Hyouma a controllare le emozioni o il ragazzo è destinato a restare per sempre preda della propria rabbia?
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